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Groenlandia in slitta

Aprile 2015

Che dire! Sicuramente da annoverare fra i viaggio più belli mai fatti; ha qualcosa in più degli altri, il farti sentire veramente un esploratore, un piccolo Shackleton.

Ammirando quelle “bestie” di Iceberg da un vecchio peschereccio rompighiaccio, i paesaggi sterminati e solcando mari e fiordi ghiacciati con i cani, ti rendi conto di essere veramente tra i pochi fortunati che possono visitare quei luoghi incontaminati. Arrivi a Kangerlussaq, ex base militare adibita ad “hub” dei volo Greenland Air, ed hai solo un microscopico assaggio di quello che ti aspetta. Ma è solo lì sul piccolo volo per Illunissat che guardando dall'alto quelle “50 sfumature di bianco” che inizi veramente a realizzare di essere in uno dei luoghi più belli ed estremi sulla terra. L’atterraggio nel minuscolo aeroporto si Illunissat è di quelli da naso schiacciato sul finestrino. Da lì solo un crescendo di emozioni….i trekking tra i canyon e le montagne sulla baia, sprofondando nella neve (è stata una annata eccessivamente nevosa e ciò per le slitte non è una buona cosa), le 2 uscite in peschereccio Rompighiaccio, una col sole pieno ed una col tempo tetro tetro (a mio avviso più suggestivo) sono state il preludio alla nostra avventura con le slitte; nel mio orecchio a vita il rumore del ghiaccio che scricchiola e sbatte sulla chiglia del peschereccio ed un mattonato di blocchi passando tra immensi iceberg (anche oltre 2 km di circonferenza e 50 metri di altezza). 6 slitte, un centinaio di cani, provviste….l’avventura ha inizio...ci aspettano notti in rifugio e in tenda costruita sulle slitta, pesca nel ghiaccio e caccia alle foche. Con le nostre slitte maciniamo parecchi km al giorno sfrecciamo sul mare ghiacciato, tra gli iceberg bloccati nei ghiacci, ricaviamo la nostra acqua per bere e cucinare staccando grandi pezzi di ghiaccio dagli iceberg stessi (acqua che ha migliaia di anni), passiamo crepacci, laghi ghiacciati e facciamo esposti traversi…le slitte si ribaltano qualcuna cade nei crepacci e tra le rocce, in una occasione il ghiaccio sottile si rompe sotto una slitta e un cane e parte della slitta finisce in acqua, ma siamo tutti incolumi ed i cani sono praticamente di gomma. L’avventura è questa chi è venuto sapeva a cosa sarebbe andato incontro. Le temperature percepite di minima hanno variato nelle giornate e più fredde tra i -25 ed i -28, con l’equipaggiamento adatto si sopporta tutto. Un viaggio per pochi un impegno fisico ed economico notevole che però vi farà essere tra i pochi al mondo a vivere in mondo ancora incontaminato, estremo, primitivo.

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