QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE
Moto con pilota intero percorso:
da ROMA....EURO 1.620
Partecipante al seguito su veicolo dell'organizzazione:
da ROMA....EURO 1.350
LA QUOTA COMPRENDE
Il trasporto in traghetto e carrello da Genova a Djanet e ritorno il volo dallItalia a Djanet e ritorno per i piloti e gli accompagnatori, assistenza in corso di viaggio, fuoristrada di appoggio con guida locale, un quaderno di viaggio, la polizza infortuni e lassistenza completa Europassistance (prendere visione delle condizioni delle due polizze), luso della cucina da campo, i viveri per 14 giorni di autosufficienza.
I pernottamenti vengono effettuati in tenda propria dei partecipanti.
LA QUOTA NON COMPRENDE
I pasti consumati in ristoranti e alberghi e leventuale integrazione di viveri (frutta, verdura, ecc.), acquistati localmente, i pernottamenti in alberghi quando non effettuati in tenda. Non è compresa la benzina per la propria moto o auto.
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VISTI E VACCINAZIONI
Occorre il visto per lAlgeria. Il passaporto deve essere valido per almeno 6 mesi. Per ottenere il visto attraverso Viaggi nel Mondo inviate con la scheda di prenotazione (e in ogni caso in tempo utile per il rilascio) il passaporto, le 4 foto e Euro 31 comprensive del costo visto e dei diritti di agenzia
ITINERARIO DEL RAID
Questo viaggio il pi?sperimentato dei nostri itinerari resta tra i pi?belli e meno difficili per chilometraggio e costi.
In volo raggiugngiamo Djanet dove troveremo ad attenderci le nostre moto e le nostre auto di appoggio . Serata di ambientamento e appena possibile partiamo . Imbocchiamo il nuovo asfalto che ci porterà rapidamente a Zaouatallaz (ex Fort Gardel) ed imbocchiamo la vecchia pista di Tamanrasset, puntiamo su Ideles e Hirafok alla base del massiccio dellHoggar con le sue guglie ardite di basalto bruno che ci guideranno già da molto lontano. Ci inerpichiamo su per i tornati di sterrato di montagna che ci porteranno allEremitaggio di Padre de Foucauld , allAssekrem da dove domineremo tutto il complesso montagnoso dellHoggar, poi una pista scorrevole ci porterà a Tamanrasset. Tam ormai devastata dal cemento è solo un lontano ricordo della mitica Tamenghest dalle poche case e le strade polverose; arrivarci procura sempre una euforica sensazione premiando le fatiche, la sabbia mangiata, le notti passate alladdiaccio, i banchi di fech fech che ci circondavano di una fine nebbia di sabbia. Circa 700 chilometri ci dividono da Djanet su di una pista inesistente, la pista dei contrabbandieri che corre a sud dei Monti dellHoggar sfiorando il confine del Niger, una delle piste caratteristiche del deserto; la pista si snoda per raggiungere il corso dello oued Tin Tarabine che solo le rare piogge che cadono sui monti gli fanno rinverdire la sua preistorica funzione, quindi raggiungiamo Oufhakit con i suoi fantastici torrioni circondati dalla sabbia . Di qui al pozzo di Tiririne ci separa poca strada e lì potremo incontrare i fuoristrada nigerini che sconfinano con il loro carico umano diretto in Libia. Il platò che ci divide dallErg dAdmer è lungo cento chilometri di sabbia compatta che ci vedrà aperti a ventaglio vivere la sensazione del volo quasi sospesi sulla sabbia che si perde allorizzonte, una superficie liscia che accetta senza incertezze lo scaricarsi dei nostri cavalli fino al maestoso Erg DAdmer, chilometri e chilometri ininterrotti di dune altissime dove esistono solo tre passaggi possibili ai nostri mezzi. LErg DAdmer è indubbiamente uno dei più belli e maestosi di tutto il Sahara dune gigantesche si intersecano fino a confondersi in una enorme montagna di sabbia dove le luci ed i colori giocano al calar del sole, pareti ripide a strapiombo si alternano a dolci pendenze, la sabbia senza apparente avvertimento passa da zone solide a punti talmente soffici da insabbiare anche le moto, la notte è dobbligo dormire allaperto sprofondati dalla sabbia al chiarore della luna che delinea i contorni di questo mare senza fine. Djanet, la capitale dei Touareg ci accoglierà incastonata tra le rocce dove Charles Saganne la vide durante il suo pellegrinare sahariano nei primi del 900 bella e misteriosa. Antica base carovaniera è la meno toccata dalla progressiva cementificazione attuata dallattuale governo anche per la sua difficoltosa posizione era raggiungibile solo con piste sconvolte dalla tô1e ondulée. Il plateaux del Fadnoun sul Tassili NAjjer era considerata una delle peggiori piste del Sud algerino era il colpo finale per i mezzi che avevano già traversato il deserto, ora una lingua scura di asfalto si snoda di fianco alle antiche mulattiere e se da un lato possiamo finalmente goderci il panorama dallaltro è venuto a mancare un pezzo di storia Sahariana: la pista del Fadnoun. Una bella serata al tenere Village , lindomani carichiamo le moto sul carello e saltiamo sul volo che ci riporterà in Italia . ABBIAMO VISTO LE GUGLIE NERASTRE DELLHOGGAR, ABBIAMO PERCORS0 CIRCA 1500 KM SI SABBIE, PIETRE, ABBIAMO SCAVALCATO LE DUNE DELLERG DADMER ED AMMIRATO LA GRANDIOSA BASTIONATA DEL TASSILI; IMMAGINI INDELEBILI CHE CI FARANNO RITORNARE NEL SAHARA.